Il 24 gennaio è stato presentato a Cannes, nell’ambito della fiera internazionale della musica Midem 2011, il rapporto “CISAC Global Economic Survey of the Royalties Collected by CISAC Member Authors’ Societies in 2009”, della Confederazione internazionale delle società di autori e compositori, che riunisce 229 società di 121 paesi con oltre 3 milioni di associati in tutto il mondo.
Secondo il rapporto, dopo il calo subito nel 2008, gli incassi delle società di gestione collettiva sono in leggero rialzo (+1,7% nel 2009), in conformità con i segnali di ripresa dell’economia mondiale. Le cifre evidenziano il declino delle vendite di musica preregistrata, in sostanza i Cd, e la parte ancora assai modesta degli incassi provenienti dal settore digitale.
“Questo studio – afferma il direttore generale della Cisac Robert Hooijer - mostra che le società di autori rispondono ai cambiamenti necessari per proteggere i creatori e i loro guadagni in un mondo in costante evoluzione. Nonostante la fragilità dell’economia mondiale di questi ultimi anni, gli incassi sono rimasti stabili. Le società fanno tutto il possibile per creare dei nuovi flussi di reddito, concedere licenze ai servizi digitali, ampliare la copertura territoriale e ridurre i costi”.
La crescita è particolarmente forte in Asia (+11%) e in America Latina (+9%) e per i repertori non musicali (audiovisivo, letteratura, arti visive) che raggiungono il miliardo di euro (+11%). Mentre l’Europa segna una lieve diminuzione(-0,5%).
La televisione, il satellite, il cavo e la radio rappresentano il 56% dei diritti di esecuzione pubblica mentre gli incassi legati alle utilizzazioni digitali costituiscono soltanto l’1,6% del totale dei diritti riscossi per tutti i repertori.
Fonte Siae
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